Titus History – Buon Compleanno Henry Ford

159 anni fa, nasceva Henry Ford, uno degli uomini più importanti per la storia dell’automobile nonché uno dei fondatori della Ford Motor Company, società produttrice di automobili.

Le sue idee innovative hanno rivoluzionato il mondo dei trasporti e reso la mobilità individuale accessibile a tutti.

Henry Ford nasce in Michigan il 30 luglio del 1863.
Nel 1888 si trasferì a Detroit, dove venne assunto dalla società elettrica di Thomas Edison.
Nel suo tempo libero, si dedicò alla costruzione di un’automobile con il motore a combustione interna inventato da Karl Benz e Gottlieb Daimler pochi anni prima.
Il primo prototipo di quadriciclo costruito da Ford, nel garage della propria abitazione, fu sperimentato su strada il 4 giugno 1896.
Nel 1899 entrò come ingegnere capo nella Detroit Automobile Company.

Nel 1903 fondò a Michigan, la Ford Motor Company, una casa automobilistica statunitense, dove introdusse per la prima volta nel 1913, il sistema di lavoro della catena di montaggio per la produzione delle automobili, con lo scopo di contenere i prezzi dei beni prodotti attraverso la riduzione dei tempi di lavorazione, riducendo così anche il costo della macchina.
Infatti, grazie a questo nuovo sistema i tempi di produzione di un veicolo si abbassarono da 12 ad un’ora.
Questa forma di produzione, prese in seguito il nome di “Fordismo”.
A questo proposito non possiamo non citare la Ford Model T, conosciuta anche come Tin Lizzie, la prima vettura prodotta in grande serie utilizzando la tecnica della catena di montaggio, che nel 1927 raggiunse ben 15 milioni di esemplari venduti (un record che venne battuto solo negli anni ’70 dal Maggiolino della Volkswagen).

Nel gennaio del 1914 Henry Ford aumenta la paga giornaliera dei suoi dipendenti da 2,34 a 5 dollari (più del doppio) e riduce le ore di lavoro da 9 a 8 ore.

Nel 1999 Henry Ford venne eletto da Forbes “Uomo d’Affari del secolo” e definito da History Channel “L’uomo che ha costruito l’America” e fu inoltre considerato la nona persona più ricca al mondo.

Oggi viene ricordato negli Stati Uniti e altri paesi in tutto il mondo con una serie di eventi e celebrazioni per esempio lo stato del Michigan, nel quale si trova la sede di Ford Motor Company, ha ufficializzato la giornata di oggi come “Henry Ford Day”.

Vogliamo terminare questo magnifico viaggio nella storia proprio con una citazione di Henry Ford che rappresenta anche il nostro pensiero:
“Se c’è un segreto del successo, è questo: comprendere il punto di vista dell’altro e vedere le cose attraverso i suoi occhi.”

Buon Compleanno Henry Ford!

Articolo a firma di Giulia C.

Titus Consiglia – Alcuni suggerimenti per una guida Green

I 5 consigli di Titus, per una guida “Green” per salvaguardare la salute del nostro Pianeta ma anche del nostro veicolo.

  1.  Eseguire periodicamente la manutenzione dell’autovettura
    La prima regola consiste nel tenere sempre sotto controllo la nostra auto, provvedendo alla sua manutenzione generale periodica ed effettuando con regolarità controlli e revisioni, per evitare di immettere nell’ambiente sostanze nocive dovuta ad una cattiva combustione e all’usura di liquidi e componenti meccaniche.

  2. Adottare e mantenere dei comportamenti efficienti al volante
    Una guida frettolosa e scattosa aumenta inevitabilmente i consumi e influisce sul benessere del nostro Pianeta.
    Il modo migliore quindi per risparmiare e rispettare l’ambiente è quello di adottare uno stile di guida rilassato e regolare, mantenendo una velocità costante.
  1. Fare una scelta consapevole
    Per una guida green e per ridurre l’impatto ambientale della nostra guida, è consigliato utilizzare il proprio veicolo solo quando è veramente necessario ed evitare, quando possibile, le ore di punta o le strade trafficate, in quanto il traffico è una delle principali cause dell’inquinamento.

  2. Usare responsabilmente gli strumenti tecnologici ed elettrici
    Oggi all’interno delle nostre automobili, abbiamo ogni genere di confort che desideriamo, ma bisogna ricordare che ogni accessorio o strumento presente a bordo, quando accesso, influisce sui consumi, sulle emissioni e sull’inquinamento ambientale. Vi consigliamo quindi, di utilizzare per esempio, il condizionatore e il riscaldamento quando è necessario.

  3. Guidare evitando brusche manovre e mantenere una velocità costante
    Per salvaguardare l’ambiente ma anche soprattutto per salvaguardare la nostra sicurezza e la salute del nostro veicolo, è importante mantenere uno stile di guida fluido e regolare, evitando brusche manovre ed improvvisi cambi di marcia.
    Inoltre, mantenendo un’adeguata distanza di sicurezza possiamo evitare anche le brusche frenate.

Articolo a firma di Giulia C.

Titus History – Quali sono le auto più vendute nella storia?

Vi siete mai chiesti quali siano le autovetture più vendute nella storia dell’automotive?

Ci sono auto indimenticabili, che hanno fatto la storia dell’automobilismo mondiale e che resteranno per sempre nella memoria.

Scopriamo insieme la classifica delle cinque autovetture più vendute di sempre in tutto il mondo e più conosciute sia dagli esperti del settore automotive, sia dagli amanti delle quattro ruote.

  • Ford Escort

Iniziamo la nostra classifica, al quinto posto con la Ford Escort.
La Ford Escort fu un’autovettura di classe media, prodotta dalla Ford per la prima volta nel 1968.
Riscosse successo per oltre trent’anni e fu un fenomeno soprattutto europeo.
Nel 1981 venne eletta automobile europea dell’anno. Nel 1998 sostituì la Ford Anglia.
Vennero prodotti circa 20 milioni di esemplari e la sua produzione terminò nel 2000.

  • Il Maggiolino

In quarta posizione troviamo la Volkswagen Typ 1, meglio conosciuta in Italia come, Maggiolino.
Il Maggiolino, prodotta dalla Volkswagen dal 1938 al 2003, è il simbolo della rinascita industriale tedesca nel secondo dopoguerra, nonché il primo modello Volkswagen in assoluto.
Alla sua progettazione, partecipò Ferdinand Porsche, il fondatore della casa automobilistica Porsche.
Oltre ad essere una delle auto più vendute in tutto il mondo, rientra tra le auto più caratteristiche della storia.

  • Volkswagen Golf

Sul podio, al terzo posto abbiamo la Volkswagen Golf.
La Volkswagen Golf venne presentata per la prima volta nella primavera del 1974, dalla casa tedesca Volkswagen e da allora non ha mai smesso di dominare il mercato internazionale delle auto.
Le prime serie nascono con le linee rigide e squadrate, tipiche del design automobilistico degli anni 70’ e 80’, ma con il passare degli anni le sue forme diventano sempre più arrotondate senza però mai perdere la sua eleganza.

  • Ford F-Series

La Ford F-Series, nato nel 1948, ha prodotto nel corso degli anni 13 serie diverse, ed è stato il veicolo più venduto degli Stati Uniti per 24 anni, il pick-up più commercializzato per 34 anni, nonché il più venduto in Canada.
Questo pick-up rimane senza dubbio, un pezzo fondamentale di storia americana del ‘900 ed è sicuramente uno dei veicoli più visti nei film americani.

  • Toyota Corolla

And the winner is: Toyota Corolla.
La Toyota Corolla è la prima auto della storia a superare i 30 milioni di esemplari venduti.
Si tratta di una vettura di fascia media, prodotta dalla casa automobilistica giapponese Toyota a partire dal 1966.
La Toyota Corolla, con le sue caratteristiche ha soddisfatto le principali esigenze ricercate dagli automobilisti, infatti dal 1997 è considerata l’auto più venduta di tutti i tempi.
Secondo alcune statistiche ogni 40 secondi nel mondo si venderebbe una Toyota Corolla.
È riuscita ad adattarsi ai cambiamenti delle varie epoche e oggi è sul mercato con la nuova versione Full Hybrid Electric.

Lo sapevate che tra le auto più vendute nella storia c’è anche un modello italiano?

Ebbene sì, la Fiat 124 progettata dall’ingegnere e designer Dante Giacosa, si posiziona nella classifica delle auto più vendute nel mondo nella storia.
Presentata, nel 1966 per sostituire la Fiat 1100, la Fiat 124 aveva l’ambizione di proporsi come modello per la piccola borghesia italiana, che in quegli anni cercava un’auto più moderna, ma ugualmente solida, affidabile, rassicurante e senza dover rinunciare all’eleganza.
Con una meccanica a metà tra tradizione ed evoluzione, ed uno stile moderno ebbe un successo immediato non solo in Italia ma in tutto il mondo, conquistando il premio di Auto dell’anno per il 1967, si tratta del primo riconoscimento per un’auto FIAT, e in generale per un’automobile italiana.

Articolo a firma di Giulia C.

Titus Consiglia – 9 requisiti che deve avere un venditore auto

9 Requisiti che deve avere un venditore di auto

  1. Nutrire passione per tutto ciò che è inerente al mondo delle automobili ed avere tanta tenacia.
  2. Avere buone capacità di vendita e comunicazione. Saper ascoltare e comprendere bene le esigenze dei clienti.
  3. Avere una buona conoscenza e preparazione sulle informazioni circa la vettura in questione. Bisogna prestare attenzione ai dettagli e alle caratteristiche di un modello di auto che si intende vendere al cliente.
  4. È fondamentale avere un’adeguata padronanza del linguaggio e un’eccellente capacità di persuasione per catturare e mantenere l’interesse del cliente nei confronti del veicolo a lui proposto.
  5. Essere in grado di porre domande strategiche per guidare i clienti sulla scelta del veicolo.
  6. Seguire i clienti, anche dopo che è stata effettuata una vendita.
  7. Avere un’approfondita conoscenza dei sistemi informatici necessari per gestire le attività del dealer.
  8. Conoscere e saper applicare le varie formule di acquisto: (leasing, noleggio a lungo termine…) e saper suggerire la formula più idonea al cliente.
  9. Avere un’ottima conoscenza circa gli aspetti fiscali legati al noleggio a lungo termine e al leasing.

Articolo a firma di Giulia C.

Titus Consiglia – Come rendere efficace il sito web del tuo concessionario

Come rendere efficace il sito web del tuo concessionario:

  1. Curare in maniera particolare la home page perché è il nostro biglietto da visita e prestare molta attenzione al “menu” perché serve per mettere in evidenza i contenuti del nostro sito.
  2. Avere un sito web responsive, in modo da renderlo navigabile in modo efficace, oltre da pc anche da tablet e mobile.
  3. Avere un catalogo auto. Ogni auto deve riportare i dettagli delle sue caratteristiche, optional e prezzo.
  4. Le immagini e i video sono importanti per presentare al meglio le autovetture, quindi consigliamo immagini luminose e dettagliate.
  5. La pagina “Chi siamo”, è molto importante per fidelizzare il cliente e costruire un primo rapporto di fiducia.
  6. Inserire sul sito web, una mappa con tutte le indicazioni da seguire per raggiungere il nostro concessionario.
  7. Newsletter: attraverso la newsletter sarà possibile informare gli utenti circa le offerte. L’utente che vorrà ricevere la newsletter dovrà fornire il suo consenso e il suo indirizzo di posta elettronica.

Articolo a firma di Giulia C.

Quello che sarà domani dipende dalle nostre azioni di oggi!

In questo articolo vi parlerò di uno degli argomenti a me molto a cuore, in quanto nel mio piccolo ho da sempre combattuto per un mondo migliore su tanti fronti e soprattutto da futura mamma provo una maggiore responsabilità nel fare del mio meglio, per lasciare un mondo migliore a tutti coloro che arriveranno dopo di noi.

Vorrei iniziare raccontandovi una parentesi. L’estate scorsa, sono stata in vacanza su una meravigliosa isola del Mediterraneo, immersa nella natura e circondata dal verde, quel meraviglioso colore che la natura ci ha donato, il tutto incorniciato da un cielo limpido ed azzurro. Una volta atterrata nella “mia grande città” del nord Italia, entrai in macchina e dopo circa una decina di minuti, sentii una strana pesantezza nell’aria che respiravo. Mentre cercai di capire cosa fosse la causa scatenante di questa strana sensazione di pesantezza, alzai gli occhi e osservai il cielo spento e trovai la risposta in un’unica parola: SMOG!

È inutile nascondere che ci troviamo in un momento in cui il nostro Pianeta sta affrontando sfide senza precedenti in termini di clima ed ambiente. Ora la domanda sorge spontanea: “chi e/o cosa è l’artefice di questo cambiamento climatico globale che provoca la sofferenza del Pianeta?” Purtroppo, i fatti parlano chiaro, siamo noi i responsabili, noi che abbiamo imparato ad adattarci ai diversi ambienti naturali presenti sulla Terra, ma abbiamo purtroppo anche imparato a modificare profondamente gli stessi ambienti, senza però prestare attenzione che attraverso questi sconvolgimenti che produciamo continuamente e rapidamente, indirettamente o direttamente, distruggiamo ambienti naturali che sono fondamentali per gli equilibri del nostro Pianeta.

Ho fatto alcune ricerche per approfondire l’argomento del cambiamento climatico, e ho scoperto che in realtà i cambiamenti climatici sono sempre esistiti nella storia del Pianeta, ma il riscaldamento climatico a cui assistiamo da circa 150 anni è anomalo perché provocato dall’uomo e dalle sue attività, portando la quantità di CO2 presente in atmosfera al doppio rispetto ai minimi degli ultimi 700 mila anni.

Ricordo che quando entrai a far parte del team di Titus Mobility Solutions, uno dei primi argomenti di cui mi parlò Vanessa Gianella, con il suo grande entusiasmo, lo stesso entusiasmo che mi contagiò rapidamente, è stato il Progetto Green Heart, un’iniziativa che ha coinvolto attivamente Titus nel 2019, per contrastare il cambiamento climatico.

Noi di Titus non vogliamo essere spettatori ma vogliamo essere attori del cambiamento, impegnandoci a proteggere l’ambiente e il clima, adottando misure decise per ridurre le emissioni di anidride carbonica e ridurre al minimo i danni.

Per contribuire alla sostenibilità ambientale e lasciare un Pianeta migliore a chi verrà dopo di noi, dobbiamo essere uniti nel percorrere insieme la strada per un unico obiettivo: pesare meno sul Pianeta!

Articolo a firma di Giulia C.

 

Chi è Titus?

Ieri sera, mentre lavoravo per preparare al meglio gli argomenti che avrei voluto trasferire durante le due giornate dedicate al “welcome on board” di 7 nuove risorse, mi sono soffermato sulla seconda slide nella quale come unico testo era scritto il nome della nostra azienda con l’obiettivo di fornirmi lo spunto per raccontare chi siamo riassumendo le caratteristiche principali, gli elementi di valore e distintivi, la visione, la mission….e via dicendo.

Così facendo però mi sono ritrovato immediatamente a parlare di ciò che racconterebbero tutti, ad enfatizzare le solite cose trite e ritrite che di fatto non sono né verificabili ne confutabili….mi sono sentito davvero banale!!!!
Allora ho provato, come facciamo spesso, a guardare il contesto da un altro punto di osservazione, forzandomi in un esercizio che mi portasse oltre! E così facendo è nata la definizione con la quale voglio raccontare, d’ora in avanti, chi è Titus!

Quindi chi è Titus???
Titus è di base un gruppo di persone che lavorano per fare la differenza.
Titus è voglia di innovare, di cambiare, di tracciare strade diverse in un mercato vecchio e statico che è lo stesso da più di 20 anni.
Titus è l’ambizione di lasciare un segno.
Titus è passione, competenza, sangue e sudore.
Titus è capacità di mettersi sempre in discussione
Titus è un cammino il cui traguardo è un risultato outstanding.
Titus è la voglia inesauribile di rialzarsi quando si cade e riprovarci, e riprovarci, e riprovarci…..
Titus è il cuore e l’anima delle persone che ci lavorano, tutte, dalla prima all’ultima.

Articolo a firma di Matteo De Pace

Diventare mamma in Titus

Chi di noi almeno una volta non ha sentito parlare di donne licenziate perché semplicemente aspettano il dono più bello della vita? Quante volte ci è capitato di sentire storie di donne che non vengono assunte o minimamente prese in considerazione in sede di colloquio, perché dopo domande inopportune come (sei sposata? vuoi avere dei figli? Puoi avere dei figli? …) vengono scartate come se l’amore di diventare mamma escludesse in automatico il diritto di lavorare, annullando ogni qualità della donna.

Tempo fa, mi capitò di vedere un video esperimento, pubblicato sui social. In questo esperimento sociale di Ohga vengono messe a confronto mamme e figlie proprio sul tema della maternità e lavoro. Le giovani donne fingono di aver ricevuto un’offerta di lavoro da una grande azienda che le obbliga a non avere figli per i successivi quindici anni e la reazione delle mamme è davvero emozionante.

Ora però arriviamo al dunque, perché vi sto raccontando tutto questo? Perché vi voglio raccontare invece la mia storia, con ancora una lacrima di gioia e gratitudine, che mi scende, mentre provo a scrivere questo articolo.
Sono da sempre stata una ragazza, come tante, con la voglia di fare carriera e crescere al livello professionale, senza mai essere sazia di imparare.

Chi mi conosce bene, sa anche che da sempre ho amato i bambini e desiderato una famiglia, ma come facciamo in tanti, aspettavo il momento giusto per poter diventare mamma, senza pensare che il momento giusto non sarebbe mai stato “giusto” perché la vita prende spesso direzioni diverse e i problemi non si fanno mancare.

La mia esperienza in Titus iniziò esattamente un anno fa, dopo aver risposto a quell’annuncio di lavoro, che ricordo ancora di aver incrociato non so quante volte, le dita delle mani e dei piedi, per ricevere almeno una risposta. Dopo giorni di attesa (le cose belle sono quelle che si fanno attendere) arrivò la chiamata per il colloquio.
Dopo il colloquio con Vanessa Gianella, ricordo che aspettai ben 7 giorni (infatti persi la speranza di una risposta positiva) ma è proprio il settimo giorno alle ore 18.16 che mi arrivò una chiamata da parte di Vanessa Gianella che mi annunciò di essere stata scelta per la posizione che tanto desideravo! E così iniziò la mia avventura in Titus. Dopo questa breve parentesi, arriviamo al dunque, perché le sorprese in Titus non finiscono mai…

Ricordo bene quel giorno, sicuramente uno dei più emozionanti della mia vita. Dopo aver letto attentamente il bugiardino, atteso cinque minuti, i più lunghi della mia vita, ho fatto un lungo sospiro profondo e ho guardato il risultato: Incinta! Sono stata travolta da sensazioni diverse, fitte al cuore e lacrime di gioia ma anche di paura che non vedevano una fine.

Dopo aver fatto altri dieci test ed esami, per avere la certezza che fosse tutto vero e condiviso questa immensa gioia con parenti ed amici più intimi, arrivò il momento in cui realizzai di doverlo comunicare a Titus la notizia. Inutile descrivervi le mie paure e le mie preoccupazioni soprattutto perché il mio contratto di lavoro era in scadenza da lì a pochi giorni ed io ero incinta!

Travolta da mille negatività e sconforto mi ero quasi rassegnata che avrei ricevuto un “no grazie non ti rinnoviamo il contratto”. Perché tutta questa negatività? Perché purtroppo nel passato anche io avevo fatto parte di quelle ragazze e donne scartate da un’opportunità lavorativa, perché in quanto donna che vuole avere figli.
Decisi di affrontare le mie paure e con coraggio chiesi una riunione a Vanessa Gianella.

Mi ricordo che preparai nella mia testa, non esagero, 15 volte, come iniziare il discorso durante la riunione. Bene, quando mi trovai davanti a Vanessa Gianella tutto il discorso che mi ero preparata per 15 volte, si riduce semplicemente a 5 parole pronunciate tutto ad un fiato con le mani e piedi che tremavano, “Ho scoperto di essere incinta!” Quei 3 secondi esatti di silenzio prima che Vanessa pronunciò una parola, mi sono sembrate eterne!

“Ma che bella notizia! sei contenta? Sono felicissima” questa è stata la frase che ha pronunciato Vanessa Gianella con un grande e sincero sorriso.
Ma la frase che mi ricordo ancora ad oggi è “Se ti farà piacere, saremo felici di accompagnarti in questo meraviglioso percorso”. Ecco lì mi ricordo che avrei voluto piangere di gioia ma mi sono trattenuta.

Non tardò ad arrivare la chiamata anche da parte di Matteo De Pace e Georg Dipoli.

Ricordo la frase di Matteo De Pace: “Se tu sei felice, noi siamo felici per te. La famiglia è una cosa bellissima e il fatto che tu sei incinta a noi non cambia assolutamente nulla sul fatto che vogliamo proseguire il nostro cammino lavorativo insieme a te!”

Ricordo il discorso che mi fece Georg Dipoli davanti ad una pausa caffè: “Sono molto felice di questa notizia, perché i figli sono una gioia meravigliosa. Stai tranquilla che noi ci siamo!”

Stava accadendo davvero. Non era un sogno, non lo avevo immaginato nella mia testa. Era tutto reale. Il mio pensiero andò subito a tante donne che hanno dovuto scegliere se diventare mamme o lavoratrici, avrei voluto abbracciare tutte quelle donne e dire a loro: “non siete costrette a rinunciare al sogno di diventare mamma e lavoratrice, perché ci sono aziende come lo è stato Titus per me, che vi danno valore per la lavoratrice, donna e mamma che siete.”

To be continued…

Articolo a firma di Giulia C.

Titus Compie 4 anni!

Come sempre il punto di osservazione dal quale si analizza un evento cambia la sua connotazione e spesso anche la prospettiva.
Soffiare su 4 candeline può rappresentare il sorriso di un bambino che cresce, la felicità di una coppia che consolida la sua storia o, nel caso di un’azienda, un momento di crescita importante che ti proietta fuori dallo status di “neocostituita” per porti davanti ad un percorso che deve essere sempre più pianificato e delineato.

Oggi, 12 febbraio 2022 Titus compie 4 anni e da quando è nata ad oggi ha vissuto ognuno dei suoi 1460 giorni collezionando storie da raccontare, aneddoti divertenti, momenti difficili da superare, cambi di direzione, e risultati importanti traguardati.

Ha aggregato persone e ne ha lasciate andare altre, ognuna di loro ha rappresentato nel bene e nel male un tassello importante del percorso. Ha consolidato linee di business ed affrontato progetti ambiziosi, ha saputo trarre crescita dai fallimenti e gestire i successi con capacità e professionalità… Ha imparato ogni giorno una lezione senza mai perdere l’umiltà ma allo stesso tempo si è nutrita di una consapevolezza crescente che ha accompagnato il cammino di ogni progetto facendo sì che focus, concentrazione e visione prospettica divenissero le qualità imprescindibili con le quali affrontare il futuro. Ha trasformato persone in manager e manager in imprenditori…. Ha preso il suo spazio diventando una realtà che vive di vita propria.

Tutto questo in soli 4 anni, che possono sembrare un’eternità ma che sono passati in un batter d’occhio, come le cose belle, quelle che ti riempiono e ti arricchiscono.

Tanti auguri Titus, gli anni li compi tu, ma alla fine chi è cresciuto siamo noi….

Articolo a firma di Titus Staff

Giornata Dei Calzini Spaiati

Il 4 febbraio da qualche anno è la GIORNATA dei CALZINI SPAIATI: una divertente ricorrenza che lega tutti coloro che hanno smarrito un calzino e non riescono più a riaccoppiare il paio e che viene celebrata indossando due calzini diversi tra loro.

Condividevo l’idea di questa GIORNATA come chiacchiera alla macchinetta del caffè e dopo qualche aneddoto sui misteri delle sparizioni nelle lavatrici di ogni casa è nato un bel confronto sull’interpretazione del significato più profondo dei CALZINI SPAIATI.

Per qualcuno il treno dei pensieri è andato subito ad un’immagine trovata in rete Think Outside the BOX → il coraggio di osare fuori dagli schemi, essere vincenti con soluzioni creative;
L’anima romantica e nostalgica dell’azienda l’ha interpretato come la celebrazione degli ultimi due anni in cui più di sempre ci siamo sentiti calzini spaiati ed un po’ soli ma…come i calzini non perdono mai la speranza di ritrovarsi, così noi non vediamo l’ora di ritrovarci, riabbracciarci e stare di nuovo insieme!

Per me i calzini spaiati sono un elogio all’originalità, all’essere anticonformisti e una festa della diversità anche se “non dovremmo nemmeno aver bisogno di una giornata che ci insegni a valorizzare la diversità”, ma qualcuno, giustamente ribatte alla mia visione utopica sostenendo che fintanto che non saremo davvero inclusivi ci vuole il coraggio di celebrare una giornata che valorizzi la diversità perché per qualcuno è già impensabile uscire di casa con i calzini diversi tra loro…figuriamoci il resto!

Un scambio durato il tempo di una pausa, finita con una battuta e con “dai su, adesso torniamo a lavorare”. Mi sono portata alla scrivania una bella sensazione del team Titus!

Noi apparentemente potremmo sembrare proprio un gruppo di spaiati: tra il più giovane ed il più vecchio ci passano quasi 30 anni, tra i nostri paesi d’origine ci sono oltre 2000km di distanza e c’è pure di mezzo un mare, arriviamo da storie diverse ed abbiamo vissuto vite molto differenti tra loro.. ma, ci appaiano intenti comuni.

In Titus crediamo fortemente nel valore delle persone, per questo abbiamo condiviso gli obiettivi e li abbiamo resi comuni ed ognuno di noi si è assunto la sua parte di responsabilità per raggiungerli, sappiamo che il valore del nostro team è nelle nostre diversità e nella varietà che questa porta.
Siamo Spaiati? Si, per fortuna!

Articolo a firma di Vanessa Gianella